Se mi segui da un po’ saprai che spesso sono in viaggio per lavoro. Questo weekend, per esempio, ero in provincia di Cosenza per l’analisi preliminare presso un nuovo cliente.
Quando mi sposto tendo a farlo con treni o aerei, perché ho iniziato a considerare il tempo trascorso in macchina come perso in buona parte. Sul treno, soprattutto, ho modo di lavorare tranquillo. Il telefono prende poco e male, quindi un sacco di distrazioni smettono semplicemente di esistere per tutta la durata del viaggio.
Tempo fa scrissi un articolo sul fatto che tendenzialmente, se la tratta lo consente, uso Frecciarossa e prenoto il posto in Executive, proprio per massimizzare la mia concentrazione e quindi la mia resa in viaggio. Se te lo sei perso lo puoi trovare qua:
Executive, Business, Economy o carro bestiame?
Ora, non voglio sostenere che tutti debbano muoversi in Executive, per due motivi:
- Non è detto che il costo della soluzione sia giustificato. Ognuno si farà dei conti in tasca e valuterà in modo autonomo;
- Ci sono solo 8 posti nella carrozza, quindi non ci stiamo tutti! 🙂
Ma c’è una certezza. Tutti quelli che salgono su quel treno arrivano a destinazione contemporaneamente. Chi viaggia in Executive, chi in Business, chi in Economy. Il controllore, il macchinista, l’addetto al bar. Indipendentemente da tutto. Lo sportivo, il sovrappeso, il sano, il malato, il bambino, l’anziano. Tutti arrivano a destinazione contemporaneamente, perché quello è lo scopo principale.
Nel business è lo stesso
Tutte le aziende hanno una meta che è rappresentata, in modo figurato, dalla fine del mese. Tutte le aziende devono arrivare alla fine del mese insieme. Indipendentemente dal settore, dalla dimensione, dal luogo dove hanno sede, dal budget a disposizione, la fine del mese è il capolinea.
Nel tuo caso, se sei un imprenditore, devi far correre la tua azienda verso la destinazione, e per farlo la devi mettere su un treno. Il treno ti deve portare alla meta, e deve farti arrivare insieme alle altre aziende, agli altri imprenditori.
Il treno è la tua infrastruttura IT!
Per essere competitivo, diciamo che devi quantomeno viaggiare con l’alta velocità. Non puoi pensare di restare sul mercato se il mezzo con cui ti muovi è un regionale che per fare Milano-Roma impiega una giornata.
Puoi scegliere di viaggiare con la soluzione che vedi qua sotto:
Oppure con quest’altra soluzione, per lo stesso identico giorno:
Con la prima soluzione viaggi una giornata per arrivare alla sera e accorgerti di aver buttato via il tempo. Con la seconda soluzione alle 9.30 sei a Roma pronto per fare il tuoi affari, fatturare e, volendo, per le 17.47 puoi essere di nuovo a Milano.
Un’infrastruttura IT costruita al risparmio è un Regionale che ti farà fare in 11 ore quello che potresti fare in 3.
Un’infrastruttura IT che funziona bene, gestita e automatizzata è un Frecciarossa 1000 che in 3 ore ti porta a destinazione. Devi solo scegliere il livello di gestione e automazione (che corrispondono al tipo di servizio, quindi alla comodità) che ritieni più idoneo al tuo scopo.
Chi viaggia col regionale?
Bando al politicamente corretto. Diciamolo. Spesso chi fa un viaggio del genere su un regionale lo fa perché non ha modo di spendere di più. Non si può permettere niente di meglio, e quindi cara grazia arrivarci a Roma.
Ma molto più spesso chi intraprende un viaggio simile in quelle condizioni la fa solo perché non è stato aiutato a valutare le opzioni in modo oggettivo.
Facciamo una piccola analisi Problema-Soluzione:
- Problema: devi andare a Roma.
- Soluzione: prendi il treno.
- Quale?: boh, quello che costa meno… tanto a Roma mi ci porta.
Recentemente ho parlato con una persona che fa l’IT Manager in un’azienda. Dovevano cambiare il server, e hanno comprato su eBay dei server usati. Macchine di 8 anni fa. Costavano 200 euro l’una, quindi ne hanno prese due per averne una di scorta.
Giorni di lavoro per riuscire a farle partire, a mettere insieme i pezzi, a trovare software compatibile, ad aggiornare firmware e driver per avere qualcosa che, comunque, funzionerà in modo pessimo (almeno dal punto di vista prestazionale).
Stanno andando a Roma con il Regionale.
All’inizio dell’articolo dicevo che nel weekend ero a far visita ad un nuovo cliente in Calabria. Alle 7.45 decollavo dal Malpensa. Alle 9.30 ero a Lamezia Terme e stavo noleggiando una macchina. Alle 11.00 ero seduto in sala riunioni dal mio cliente.
Potevo partire il giorno prima, muovermi in treno, spostarmi con i mezzi pubblici sul posto. Avrei speso parecchio meno, garantito. Ma quanto tempo avrei buttato nel cestino? E quanto ne avrei fatto perdere ai miei interlocutori? Sicuramente il tempo perso sarebbe costato molto di più della differenza dei costi di viaggio.
E il mio cliente Calabrese?
Ha scelto la mia azienda. Un’azienda che si trova dall’altra parte dell’Italia perché cercava qualcosa che garantisse al suo business un viaggio con l’Alta Velocità, rapido e sicuro.
Ha scelto di non viaggiare con il Regionale, perché ha capito che il mercato non aspetta.
Io sono convinto che un imprenditore debba garantire alla propria attività un’infrastruttura IT che sia paragonabile al Freccia Rossa. Un biglietto in Standard non ha dei costi proibitivi, e rappresenta la base per un viaggio che garantisca l’arrivo a destinazione insieme ai competitor.
Esiste poi la possibilità di fare degli upgrade alla propria infrastruttura che, in base alle singole esigenze – che possono differire da un’attività all’altra – consentono di ottimizzare determinati aspetti e quindi trarre dei benefici specifici.
Io faccio l’informatico con questa idea in testa, da anni. Voglio consentire ai miei clienti di salire su un treno che li porti a destinazione sani e salvi, nel minor tempo possibile e con un costo proporzionato alla soluzione adottata.
Chi sale a bordo non cerca la soluzione di viaggio più economica, ma quella più efficiente.